CAMPIONATO INVERNALE
Istruzioni per l’uso semiserie.
Ci siamo, si comincia, anche quest’anno decidiamo di partecipare al 40° campionato d’inverno.
Si comincia a predisporre la lista d’equipaggio con la solita chat raccogliendo un sacco di adesioni incoraggianti
– Se vengo ci sono
– Mi piacerebbe molto
– Se solo potessi verrei al volo
– Io vengo se viene lui
E così la crew list diventa un saliscendi come le montagne russe, ma non importa ormai abbiamo deciso di esserci e sogniamo di partire davanti a tutti, girare la boa per primi, regatare in vento libero salvo poi ritrovarsi con i nostri sogni infranti tra cime incattivite, straorzate meschine, vele che non ne vogliono sapere di salire.
La crew list, dicevamo, con l’avvicinarsi della metà settimana si delinea, così come il meteo
– Tempo bello, clima mite, la lista si allunga tanto da farti pensare che non entreranno tutti in barca
– Tempo brutto pioggia, vento teso, freddo porco, iniziano i guai, implacabilmente la chat si riempie di infortuni, “l’impegno sportivo del figlio”, “il compleanno della suocera”
E qui si sono versati fiumi di inchiostro tra l’equipaggio ideale e l’equipaggio reale
– equipaggio ideale: ruoli precisi, solo il tattico parla, posizioni a bordo definite alle varie andature., pesi superflui in banchina, regolazioni puntuali e precise che seguono l’andare della barca.
– equipaggio reale: tutti parlano “viriamo adesso”, “a quelli davanti ha dato scarso” e il timoniere distratto si pianta nel vento, in tutte le andature ci sono persone piantate in pozzetto a fare fotografie, a bordo c’è di tutto comprese le borse dell’equipaggio che si è portato il cambio come si partisse per il giro del mondo, si aspetta che la barca si sdrai in straorza e si chiede “vuoi che ti laschi un pochino il carrello”
Non importa si va con chi c’è
Nuvole nere, le guardi e ti chiedi perché sei uscito dal letto, chi te lo ha fatto fare, ma la regata ti chiama.
Qui succede il miracolo spunta il sole, il vento è garbato sulle vele, il mare scivola sotto la carena ed inizi a sorridere e pensi quanto sia bello il mare d’inverno.
Pensi a quelli chiusi in appartamento, in città che non hanno idea di cosa si sono persi e alla fine tutti sorridono.
E poi partecipi per tanti altri buoni motivi :
“non vedi la tua squadra di calcio perdere in casa”
“quando torni infreddolito e bagnato la tua casa ti sembra il paradiso”
“la vela non si gioca tra 4 muri di una palestra”
“per raccontare agli amici che eri primo ma un salto di vento ti ha tradito”
“il prosecco è fresco senza accendere il frigo”
“ti puoi lamentare del tuo equipaggio”
E poi il nostro inverno è simile a quello della Bretagna e allora ti senti come quelli di cui hai tanto letto e sei a loro più vicino.
Nonostante alla fine ci chiediamo “ ma chi me lo ha fatto fare” siamo ancora qui e partecipiamo sicuri che il nostro sia lo sport più bello al mondo certi che siamo rimasti
“gli ultimi a navigare sul pelo dell’acqua”
E ALLORA BUON VENTO