Tra i ghiacci e il RYC

Prologo:

E’ nato in una terra lontana, così diversa dalla nostra da non riuscire a trovarne termini di paragone.  La piccola comunità Innuit in seno alla quale passò i primi sei anni della sua vita aveva radici nei pressi di una minuscola cittadina della Groenlandia, Siorapaluk. Quali siano state le ragioni che lo hanno portato a Marina di Ravenna non ci è dato di saperle, qualcuno sostiene che a spingerlo fin qui sia stata quella sua innata curiosità per scoprire come ci si  potesse nutrire in latitudini più miti, desiderio più che legittimo per chi è costretto a mangiare pesce affumicato o essiccato. Durante le notti della sua infanzia e tutt’ora, affiorano nei suoi sogni immagini lontane ma ancora nitide come cieli notturni e bui sferzati da onde immense di colore verde-giallo-viola-azzurro che lo affascinano, ma una immagine ricorrente che si fa largo e si impone sulle precedenti è un foro trivellato nel ghiaccio che ricopre il mare di una piccola baia con un bambino che pesca con gli occhi meravigliati e sorpresi, colto nell’eccitazione che lo pervade accorgendosi che un pesce ha abboccato.

Il fatto:

Quella mattina, spostandosi tra fornelli, frigoriferi, forno, friggitrice, si soffermò per un attimo a tastare col piede una flessione del pavimento proprio lì, tra il lavello e il frigorifero, riprovò più volte, sì…sì… il pavimento era cedevole. Quello che poteva essere un segnale da suscitare allarme invece lo fece trasalire e socchiudendo gli occhi riapparve nella sua mente l’immagine più nitida che mai del bambino che pesca nel foro praticato nel ghiaccio. Come folgorato da quella immagine, riaprì gli occhi e tutto gli apparve chiaro, il foro nel pavimento della cucina del RYC e lui che pescava direttamente dal mare sottostante il pesce fresco da servire in tavola ai Soci (Ombrine, Cefali, Sgombri …) Per un attimo si guardò intorno e di nuovo ritastò col piede la parte debole del pavimento…

Epilogo:

< Allora ragazzi, questo è il piano d’attacco: data inderogabile per la rimessa in funzione della cucina, 7 Novembre, prima regata del 39° Campionato d’inverno … as sàmia capii? (in Modenese  ci siamo capiti ?) > La voce e l’atteggiamento del mister Bussei non ammetteva repliche, l’investitura ricevuta dal Consiglio era stata perentoria, dobbiamo essere assolutamente certi di non mettere a repentaglio il Campionato d’Inverno; recepita e tradotta dal mister con o si fa la cucina o si muore di Garibaldiana memoria

L’ intero staff, a dimostrazione della perfetta ricezione del messaggio-forte e chiaro-, di buona lena in due giorni smantellava l’intero apparato produttivo della cucina ammucchiandolo nel gazebo, destinato per l’occasione a magazzino.

Man mano che i lavori di smontaggio avanzavano venivano alla luce le magagne nei mobili e nelle strutture, il volto del mister Bussei diventava sempre più cupo, si aggiunga a tutto ciò la mancanza del caloroso appoggio degli umaree che la direzione della OLC (Osservatori dei Lavori in Corso) non aveva convocato (ndr).

Che nostalgia provava il mister per i momenti dell’ operazione briccole che aveva registrato il massimo della coralità degli umaree !  Ora tutto solo davanti a una momentanea staticità dei lavori con i tempi che premono sulle sue spalle, dover affrontare i momenti delle grandi decisioni trasformano il suo viso in una maschera da tragedia Greca … bisogna scegliere il tipo di pavimento da posare  sul fondo ormai solido… poche considerazioni ancora su un progetto già analizzato più volte e … fatto!!  Ormai è definitivo, non si torna più indietro, i tempi delle grandi scelte sono alle spalle…

Intanto c’è chi si sofferma su un punto del pavimento che solo pochi giorni prima fletteva e aveva fatto accendere la timida speranza di dar vita a un sogno, ricordo lontano della sua infanzia… . Muti con fare interrogativo, incapaci di comprendere i suoi occhi lucidi, i colleghi di lavoro si guardano fra di loro. Sconsolato scuote la testa e fra sé e sé commenta < va beh pazienza… l’idea era buona… andrò a comprare  il pesce in pescheria … e pensare che poteva essere il primo ristorante con provenienza del pesce pescato a metri zero…>.

Postfazione

L’intenzione della redazione  era quella di evidenziare quali drammi esistenziali può suscitare un… semplice lavoro di ristrutturazione di una cucina del Circolo…

Il peso delle “grandi scelte” del mister Bussei che a detta di molti suoi collaboratori poteva essere pronto per un ricovero coatto alla neurodeliri, gli operatori della” macchina bellica” che man mano che vuotavano da impianti e attrezzature la cucina, vedevano salire di livello il pavimento… insomma tutta una serie di circostanze che facevano pensare ad un improbabile riuscita dei lavori… invece no, tutto perfetto come dalle più rosee previsioni.

Un ultimo appunto: chi invece ha dovuto ingoiare il rospo è stato il personaggio chiave vestito per l’occasione da “pescatore Innuit”, il nostro cuoco Giuseppe …

< ma insomma… visto che il pavimento avrebbe ceduto non era male aiutarlo con un bel foro, e pescare direttamente da sotto la cucina… “dall’esperienza Innuit a Ravenna” sai tu che pubblicità per me e il RYC ? >.

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